Mauro Baccilieri
POESIE
E i capelli lunghi
Questi anni fumati
Seduto
In poltrona
Pensando per caso
Daver amato tanto
Invano
Tradito dal tempo
Che non ha pensieri
Né memoria
Offeso
Per amore
Da chi mi vuole il bene che non conta
Per anni
Al davanzale
Che dà sul cortile
Con gli occhi sordi
E le orecchie cieche
Con lanima chiusa
E i capelli lunghi
Piazza del Giglio
Ricordo il fiume
Che tagliava la città
Chiaro
Come saliva sulla pelle
Le luci impazienti
Della stazione
Che spingevano a partire
E il caffè
Caldo e cattivo
Che sciacquava via il giorno
E le sue cose
Poi quella piazza nascosta
Dove restavo per ore
Con lanima vuota
A sentire
Suonare le stelle
Maternam
Mi pesa sul collo
La bontà
Di mia madre
Unernia
Gonfia di rinfacci
Quotidianamente
Le sue mani
A scavarmi il tumore
E rigirarlo nel sale.
Tutti i fiori del mercato
Agonia
Della farfalla
Sulla rosa di cera
Ad uno
Ad uno
Tutti i fiori del mercato
Agonia
Della farfalla
Sulla rosa di cera
Senza foglie né spine
Seconda notte (nella miniera di gesso in una notte di febbre)
La madonna è morta
Abortendo
E Gesù Cristo è un grumo di sangue
Il posto del cane abbandonato
E un liquore profondo e trasparente
Come lIndia
Monotonia profonda
Senza evasione
Nel vomito di vino
Si sono sciolte altre lune
Poi il ritorno
Del sesso putrefatto
Nella solita storia
Che non concima e attira
Da cui son nato anchio
Della tua cicogna non so niente
Non conosco il suo becco
E il suo volo è scontato come il mio
Ma non importa
Ora
Lo sperma ti copre gli occhi
E posso dimenticare
E ricordarmi dessere stato felice